AIFA Associazione Italiana Famiglie ADHD Onlus
La storia del Progetto ADHD “Parents for Parents”, che poi si concretizzerà nell’Associazione AIFA Onlus, parte da un vissuto di dolore e di difficoltà di una coppia napoletana con quattro figli, di cui uno affetto da ADHD: i coniugi Raffaele e Giulia D’Errico. Dopo anni difficili a causa dei disturbi comportamentali di questo bambino e della difficoltà riscontrata nel percorso diagnostico, finalmente nel settembre del 2000 ricevono la diagnosi di Disturbo d’Attenzione e Iperattività.
Constatata l’enorme disinformazione sociale e culturale che c’era su questo disturbo in Italia nacque l’idea di fondare un sito internet che raccogliesse le notizie scientifiche, i consigli e i pochi centri specializzati nel suo approccio clinico, mentre la contemporanea pubblicazione di qualche piccolo articolo favorirà i primi contatti telefonici e per e-mail con genitori che rivedevano i comportamenti descritti come caratteristici del proprio bambino. L’invio nei centri o presso professionisti esperti confermerà, nella maggior parte dei casi, l’ipotesi diagnostica e queste prime famiglie cominceranno a stringersi attorno a questo piccolo progetto, per cominciare ad aiutare anche loro altre famiglie e favorire la sensibilizzazione e la diffusione del problema.Nasce così il Progetto ADHD “Parents for Parents”: genitori che aiutano altri genitori.
Il loro numero che comincerà a fornire la propria disponibilità al progetto aumenterà sempre più finché di decide di unirsi sotto l’egida di uno statuto e di un’associazione non lucrativa per l’utilità sociale, l’AIFA: l’Associazione Italiana Famiglie ADHD, che vedrà la sua nascita il 5 ottobre del 2002 per mezzo del Notaio Roberto Amodio di Napoli.
L’associazione si prefigge di:
- creare una rete di genitori disponibili all’ascolto e all’aiuto di genitori in difficoltà
- coordinare e favorire i contatti tra famiglie con problemi di ADHD (adulti e bambini);
- veicolare informazioni e aggiornamenti di carattere scientifico utilizzando soprattutto i mezzi informatici, promovendo e producendo materiale editoriale divulgativo (pubblicazioni periodiche e/o occasionali) rivolto in maniera prevalente ma non esclusiva al proprio tessuto associativo;
- favorire la diffusione delle conoscenze scientifiche sull’ADHD e le sue terapie, contribuendo alla capillarizzazione delle risorse atte a favorire la diagnosi e il suo trattamento multimodale;
- creare una mappatura italiana di centri e di professionisti esperti nella diagnosi e nel suo trattamento entrando in contatto e collaborazione con essi;
- favorire il contatto, il dialogo e la coordinazione con altre associazioni che si occupano di disturbi che entrano in comorbilità e/o diagnosi differenziale con l’ADHD;
- difendere i diritti dei soggetti ADHD e delle loro famiglie per migliorare l’accettabilità sociale del disturbo e la loro qualità di vita.